Diciamoci la verità: la shell GNU/Linux e gli script sono veramente poco attraenti dal punto di vista grafico, in particolare a causa del colore monocromatico utilizzato per stampare i caratteri a video. Per fortuna, è possibile rendere più “vivace” qualsiasi script utilizzando opportune sequenze di escape in grado di generare output colorati che, oltre ad essere decisamente più gradevoli alla vista, sono molto utili per rendere più leggibili i risultati a video e mettere in risalto determinati messaggi. Ad esempio, eseguendo il comando
echo -e “\e[00;31mAttenzione”
otterremo una scritta, decisamente evidente, di colore rosso: ideale per mostrare un messaggio che richieda la massima attenzione da parte dell’utente. In questo caso, il segreto sta tutto nell’utilizzo dell’opzione -e che abilita l’interpretazione delle sequenze di escape.
Infatti, nel caso specifico \e[00;31m setta il colore dell’output sul rosso fuoco. L’impostazione del colore è però modale e se non si vuole continuare a scrivere tutto in rosso bisogna ripristinare il valore originario tramite un’altra sequenza di escape ovvero \e[0m, come nel caso seguente
echo -e “\e[01;31m
Attenzione \e[0m ai colori”
L’unico inconveniente è che le sequenze sono scomode da digitare e difficili da ricordare anche per i più esperti, quindi è meglio creare un elenco di quelle che si utilizzano più di frequente inserendole all’interno del proprio file di configurazione della shell (.bashrc), oppure in testa ai propri script utilizzando la direttiva export
export ROSSO=”\e[01;31m”
A questo punto, è possibile richiamare direttamente il colore da utilizzare per stampare l’output:
echo -e “$ROSSO Attenzione”